sabato 17 gennaio 2015

La forchetta è semplice, ed anche tutto il resto ( post finale )

In questo blog si è cercato di mettere in evidenza le caratteristiche, dalle più semplici e apparentemente banali alle più complesse e varie, di una cosa DA mangiare e di una PER mangiare, nel mio caso rispettivamente la Pera e la Forchetta

Nel corso della raccolta e della rielaborazione dei dati necessari alla scrittura dei diversi post si è resa sempre più evidente la necessità di non soffermarsi mai su di un solo concetto bensì di ampliare la visione in diverse direzioni, analizzando con più attenzione e consultando diverse fonti. Per quanto riguarda la forchetta questo metodo è stato necessario al fine di poter avere una vasta veduta sulla storia che la caratterizzava e sulle relazioni più diverse che questo oggetto ha con altri nei più disparati ambiti. Difatti per quanto riguarda i miti e le leggende su di essa è stato abbastanza difficile trovare dati necessari e creare un filo conduttore fra di essi al fine di ricostruire una sorta di storia della forchetta, probabilmente perché questo oggetto ha iniziato ad assumere un significato più legato al suo utilizzo piuttosto che alla sua forma fra il 1500 ed il 1600 (dove viene sostanzialmente introdotto sui tavoli di molti paesi in Europa). Tuttavia per quello che riguarda come la forchetta viene concepita oggi è stato illuminante vedere come un oggetto che a primo impatto sembrerebbe concepito in modo univoco nella sua relazione con la cucina e con il cibo, sia in realtà fonte di spunto ed ispirazione in diversi campi, da quello dell'Arte (le forchette parlanti di Bruno Munari) al campo del Design (la forchetta-portabici) finanche utilizzata come decoro sui piatti per i desserts nei ristoranti per mezzo di un gioco di contrasto con lo zucchero a velo. Un oggetto dalla forma così simile ad una mano, quasi ad essere una estensione della stessa, nella sua semplicità possiede quel quid che le conferisce eleganza alla quale ben si sovrappone la sua utilità oramai quasi essenziale che ha scardinato gli antichi costumi facendo spazio all'ordine ed alla pulizia. La produzione seriale delle forchette appare come qualcosa di straordinariamente semplice, basta uno stampo per produrre forchette di qualsiasi tipologia di materiale. Si fa avanti l'idea che questo oggetto che si percepisce immediatamente per quello che è possa essere anche qualcosa di più, uno spunto per allenare la nostra mente alla semplificazione e a guardare e a cogliere l'oggetto in se come punto di partenza per moltiplicare i suoi significati e allargare i nostri orizzonti.

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