lunedì 3 novembre 2014

Galleria di opere, la pera

      Madonna di Alzano, Giovanni Bellini, 1485, Accademia Carrara, Bergamo

 Vaso di maiolica con frutta, Fede Galizia, 1568-1630

Alzata con prugne pere e una rosa, Fede Galizia, 1602

Xilografia sul Re Luigi Filippo di Francia,Charles Philipon, 1830


 Natura morta con pere e uva, Claude monet, 1880, Hamburg, Kunsthalle

Natura morta con mele pere e ceramica, Paul Gauguin, 1890, Fogg Art Museum, Cambridge, USA

Natura mortaDiego rivera, 1918


Pera, tavola naturalistica

La pera è il frutto dell’albero del pero, il cui nome scientifico è Pyrus communis: il frutto della pera fa parte della famiglia delle Rosacee. Il frutto del pero è ricoperto da una buccia che può assumere riversi colori, dal verde al giallo, al rosso, fino al marrone, a seconda della varietà di pera prodotta. Essa è costituita dal mesocarpo o polpa, che può essere croccante, setolosa, burrosa ed anche granulosa. La polpa della pera avvolge la parte centrale, chiamata endocarpo (o torsolo), e a sua volta costituito da 5 logge ove sono contenuti 1-2 semi. Anche la buccia della pera, se ben lavata, è commestibile. La pera è più precisamente un pomo, cioè un falso frutto.









Tavola botanica, pera - 1885

         

mercoledì 22 ottobre 2014

Le cose e la geografia: Ricette con la pera

- Crostata con pere Williams rosse e bianche e crema pasticcera (Australia)

                                      Riferimento: www.taste.com.au

- Torta di pere “sottosopra” (Stati Uniti)

                                       Riferimento: www.bonappetit.com

- Torta pere e cioccolato con nocciole e yogurt

Riferimento : Arte in cucina

- Pere al vino rosso

                                             Riferimento: Guidedicucina

Le cose e la geografia: La pera, luogo d'origine e la sua coltivazione

L’origine della pera sembra derivare dalle regioni dell’Europa sud-orientale e da quelle dell’Asia occidentale: per questo si può affermare che la pera è un frutto tipicamente mediterraneo. Oltre 350 anni prima di Cristo la coltivazione e la produzione della pera era abbastanza estesa nella Magna Grecia. Nell’impero romano le varietà di pere conosciute erano circa 40: in seguito l’ampia scelta varietale e la sperimentazione di nuove varietà di pere crebbe enormemente, fino ad arrivare alle oltre 5000 presenti al giorno d’oggi nel settore ortofrutticolo mondiale. La produzione delle pere si espande con grande sviluppo anche in tutta l’Europa, ed in particolare in Belgio e in Francia. La coltivazione degli alberi da frutto pare intensificarsi nel 1400 difatti la pera, alla fine del secolo, venne conosciuta e coltivata anche in Messico e California, poiché i missionari spagnoli la esportarono in America. La produzione di pere è piuttosto diffusa a livello mondiale, il maggior produttore di pere nel mondo è la Cina (con più del 50% dell’intera produzione mondiale), seguita dall’Italia, Stati Uniti e India. A livello europeo, dopo l’Italia, i maggiori produttori in questo settore sono Spagna, Polonia, Olanda, Francia e Germania.



sabato 18 ottobre 2014

Le cose e la musica : Pera e forchetta


Trois Morceaux en forme de Poir, Erik Satie, 1903, per pianoforte a quattro mani

In risposta alle accuse a lui recate le quali sostenevano che la sua musica mancasse di struttura, egli diede la forma di una pera al suo componimento affinché non potesse essere criticato come privo di forma.



Una forchetta di nome Giulietta, Zecchino d'Oro 2007, Ilaria Paolicelli e Antonio Carenza

Proverbi intorno a pera e forchetta

Pera :

Al contadin non far sapere quant’è buono il formaggio con le pere

Al porco pigro non cadde (non toccò) mezza pera

Chi divide la pera con l’orso, ne ha sempre men che parte

In bocca chiusa non cade pera

Quando la pera è matura, casca da sé (oppure, convien che caschi)

Un torso di pera cascata è la morte di mille mosche

Una pera fradicia ne guasta un monte

Lavoro fatto di notte non val tre pere cotte

Pere e donne senza romori, son stimate le migliori

Buone parole e pere marce non rompono la testa a nessuno

Chi vuole un pero ne ponga cento, e chi cento susini ne ponga uno

A ripe pear is more likely to fall in the shit than onto the clear ground

Don’t shake the tree when the pears fall of themselves

There are only ten minutes in the life of a pear when it is perfect to eat

You can’t compare apples with pears

Pears and women are the sweetest in the parts that are heaviest

Walnuts and pears you plant for your heirs

Forchetta :

A hasty man drinks his tea with a fork

Five fingers hold more than two forks

Don’t dig your grave with your own knife and fork

You cannot separate water by beating it with a fork

Teaching a monkey to eat with a fork and knife will never make it a man

domenica 12 ottobre 2014

La forchetta nella mitologia

Such was the luxury of her habits […] that she deigned not to touch her food with her fingers, but would command her eunuchs to cut it up into small pieces, which she would impale on a certain golden instrument with two prongs and thus carry to her mouth.”                                      

L’introduzione della forchetta in occidente parte da Venezia per merito dell’aristocratica bizantina Maria Agryropoulaina nipote dell’imperatore bizantino la quale sposa il figlio primogenito del doge veneziano Pietro II Orseolo nel 1004, portando così profonde trasformazioni nelle abitudini dell’Occidende e grande scalpore. Non vi sono particolari leggende o miti su questo oggetto ma lo si può analizzare da un punto di vista simbolico. Il motivo per cui fece scalpore all’epoca risiede nell’associazione che venne fatta della forchetta a strumenti demoniaci come il tridente (composto da una lancia con tre rebbi) del Diavolo che affonda le sue radici nel bidente in possesso del quale è descritto Plutone (signore dell’Ade secondo la mitologia Romana) successivamente associato a Satana che gli succedette come sovrano immaginario degli inferi, come dimostrato da Dante nella Divina Commedia. Ma il tridente era anche l’arma del Dio Greco Poseidone (Nettuno per i Romani) con il quale egli esercitava il potere sull’acqua, oppure l’arma posseduta da Shiva (divinità tra le più venerate della mitologia induista) i quali tre rebbi nelle varie interpretazioni rappresentano le tre funzioni di Dio: perseveratore, distruttore e creatore. Tuttavia nonostante l’associazione della forchetta a strumento del demonio si può dire che essa non abbia altre radici se non nell’esigenza di una comodità e di una salubrità sentite come necessarie per un’esponente dell’alta società bizantina come colei che la presentò all’Italia che, con la decadenza dell’Impero Romano d’Occidente, aveva sommerso anche le più piccole invenzioni a causa degli usi barbarici che ne seguirono.

venerdì 10 ottobre 2014

La pera nella mitologia


Un primo richiamo alla figura della pera si trova nel poema epico, l'Odissea, di Omero, confermando che la pera era coltivata in Grecia già 3000 anni fa. Il poeta greco la descrive come uno dei doni degli Dei che crescevano nel giardino di Alcinoo, re dei Faeci. Nella mitologia greca e romana le pere sono sacre a tre Dee: Era, Afrodite e Pomona. Ad Era ( Dea del matrimonio e del parto) il frutto viene associato come simbolo del grembo materno; ad Afrodite o Venere per i romani (Dea dell'amore, bellezza e fertilità) viene associata a livello simbolico per descrivere la forma e la sensualità del corpo femminile, ad esempio la statuina rinvenuta in Francia nel 1892 a Brassempouy "the Venus of la poir"; a Pomona (la Dea dei frutti e dei giardini) la quale veglia, cura e protegge gli alberi da frutto e sostiene la loro coltivazione. Significati simbolici alla pera vengono attribuiti anche in Cina, dove la pera, pronunciata Li, è simbolo di longevità ed i suoi fiori sono associati alla fragilità femminile. Ma essa è anche simbolo di separazione, per questo motivo la tradizione vuole che per evitare le separazioni, amici ed amanti non devono dividersi il frutto tra di loro. In Giappone l'albero di pere (nashi, che significa "non esiste") viene utilizzato come talismano e collocato vicino ingressi esposti a nord-est per allontanare l'avvento del diavolo dalle loro dimore. Nell'antichità egizia, la pera era sacra a Iside (Dea della maternità e fertilità), anche il popolo dei Vainakh, tribù stanziate nel territorio del Caucaso, i quali diedero origine all'attuale popolo Ceceno, amanti delle foreste e dotati di forte empatia naturale, consideravano tutti gli alberi come intoccabili specialmente l'albero di pere, considerato sacro in quanto dimora di spiriti invisibili per mezzo dei quali svolgere rituali e riunirsi in preghiera. Nel simbolismo cristiano la pera appare speso in connessione con l'amore di Cristo per l'umanità, nonostante essa rimanga sempre un frutto vicino alla mela, che da sempre assume il significato di tentazione ed associata al peccato originale (La madonna di Alzano, Giovanni Bellini, 1485).

Riferimenti : Fruit in Mythology, The Goddess and the Pear, Pearinhistory, Perseus Digital library, www.intratext.com

domenica 5 ottobre 2014

Cose per mangiare : la Forchetta e le sue traduzioni


Italiano : Forchetta  

Greco : πιρούνι

Inglese : Fork

Spagnolo : Tenedor

Tedesco : Gabel

Francese : Fourchette, Fourche

Olandese : Vork

Polacco : Widelec

Turco : çatal                                                    

Georgiano :  ჩანგალი (Ch'angali)                                                  

Bulgaro : вилица (Vilitsa)                                                    

Arabo : شوكة                                               

Thailandese : ส้อม                                   

Cinese :  叉 (Chā), 叉子 (Chāzi)

Giapponese : フォーク (Fōku)

Cose da mangiare : la Pera e le sue traduzioni

                                                 
Italiano : Pera   

Greco : αχλάδι   

Latino : Pirum    

Inglese : Pear  

Spagnolo : Pera

Tedesco : Birne

Francese : Poir

Olandese : Peren , Peer

Polacco : Gruzski

Turco : Armut                                                         

Georgiano : მსხალი (Mskhali)                                                        


Bulgaro : круша (Krusha)                                              
                                                                                       
Albanese : Dardha                                                                 

Croato : kruške                                                     
                                                       
Arabo : الكمثرى                                                       

Thailandese : ลูกแพร์                                     

Cinese :  梨 (Lí
), 梨树 (Lí shù)

Giapponese : シ (Nashi)